DIRITTO DI RECESSO
QUATTORDICI GIORNI PER RIPENSARCI
Che cos’è
Il diritto di recesso consiste nella possibilità, concessa al consumatore, di decidere unilateralmente di sciogliere il vincolo contrattuale con il venditore, restituendo il bene acquistato (o revocando l’ordine effettuato), ed ottenendo di conseguenza la restituzione del prezzo pagato. Quanto sotto è solo un breve estratto. Per conoscere i vostri diritti siete invitati a leggere il testo completo qui DECRETO LEGISLATIVO 21 febbraio 2014, n. 21
Come funziona
Il diritto di recesso è regolato ai sensi di legge se il cliente-consumatore (ossia una persona fisica che acquista la merce per scopi non riferibili alla propria attività professionale, ovvero non effettua l’acquisto indicando nel modulo d’ordine un riferimento di Partita Iva) ha diritto di recedere dal contratto di acquisto per qualsiasi motivo. Il diritto di recesso può essere esercitato solo relativamente ai contratti di compravendita di beni e servizi, conclusi a distanza o fuori dai locali commerciali, tra consumatore e professionista. Nel caso di vendita in negozio o in altri locali commerciali del venditore, non esiste diritto di recesso, se non a discrezione del venditore.
Il consumatore può recedere, senza dare alcuna giustificazione e senza penalità, inviando al venditore una comunicazione scritta tramite raccomandata a/r entro 14 giorni dalla data di conclusione del contratto (per i servizi) o di consegna della merce (per i beni). Nel caso in cui il consumatore non sia stato informato del diritto di recesso, il termine diventa di 12 mesi sia per i contratti fuori dai locali commerciali sia per i contratti a distanza. Nel caso in cui, al momento del recesso, la consegna del bene sia già stata effettuata, il consumatore è tenuto a restituirlo al venditore, secondo le modalità previste dal contratto. Le spese per la riconsegna della merce gravano sul consumatore, salvo che non sia previsto diversamente. Il venditore deve restituire il prezzo pagato dal consumatore entro 14 giorni dal ricevimento della merce resa.
Per esercitare tale diritto il cliente dovrà compilare il modulo scaricabile cliccando qui.
Nota Bene: non possono esercitare il diritto di recesso i clienti che acquistano con Partita IVA. Perciò si invita vivamente a effettuare l’acquisto solo ed esclusivamente se si è convinti del prodotto e di tutte le sue caratteristiche.
Modalità di recesso
Il diritto di recesso è comunque sottoposto alle seguenti condizioni (DECRETO LEGISLATIVO 21 febbraio 2014, n. 21):
- Qualora sia avvenuta la consegna del bene, il consumatore è tenuto a restituirlo o a metterlo a disposizione del venditore secondo le modalità ed i tempi previsti dalle Condizioni Generali di Contratto. Vi invitiamo a leggere attentamente l'articolo 13.
- Il termine per la restituzione del bene non può comunque essere superiore a quattordici giorni decorrenti dalla data del ricevimento del bene. Ai fini della scadenza del termine la merce si intende restituita nel momento in cui viene consegnata all’ufficio postale accettante o allo spedizioniere.
- Per i contratti riguardanti la vendita di beni, qualora vi sia stata la consegna della merce, la sostanziale integrità del bene da restituire è condizione essenziale per l’esercizio del diritto di recesso. È comunque sufficiente che il bene sia restituito in normale stato di conservazione, in quanto sia stato custodito ed eventualmente adoperato con l’uso della normale diligenza.
- Le sole spese dovute dal consumatore per l’esercizio del diritto di recesso sono le spese dirette di restituzione del bene al mittente.
- Se il diritto di recesso è esercitato dal consumatore conformemente alle disposizioni della presente sezione, il professionista è tenuto al rimborso delle somme versate dal consumatore, ivi comprese le somme versate a titolo di caparra. Il rimborso deve avvenire gratuitamente, nel minor tempo possibile e in ogni caso entro 14 giorni dalla data in cui il professionista è venuto a conoscenza dell’esercizio del diritto di recesso da parte del consumatore e/o ha ricevuto le merci rese. Le somme si intendono rimborsate nei termini qualora vengano effettivamente restituite, spedite o riaccreditate con valuta non posteriore alla scadenza del termine precedentemente indicato.
- Nell’ipotesi in cui il pagamento sia stato effettuato per mezzo di effetti cambiari, qualora questi non siano stati ancora presentati all’incasso, deve procedersi alla loro restituzione. È nulla qualsiasi clausola che preveda limitazioni al rimborso nei confronti del consumatore delle somme versate in conseguenza dell’esercizio del diritto di recesso.
Quando decade il diritto di recesso
Il diritto di recesso non si applica:
- ai contratti di fornitura di generi alimentari, di bevande o di altri beni per uso domestico di consumo corrente forniti al domicilio del consumatore, al suo luogo di residenza o al suo luogo di lavoro, da distributori che effettuano giri frequenti e regolari;
- ai contratti di fornitura di servizi relativi all’alloggio, ai trasporti, alla ristorazione, al tempo libero, quando all’atto della conclusione del contratto il professionista si impegna a fornire tali prestazioni ad una data determinata o in un periodo prestabilito.
Salvo diverso accordo tra le parti, il consumatore non può esercitare il diritto di recesso previsto nei seguenti nei casi:
- di fornitura di servizi la cui esecuzione sia iniziata, con l’accordo del consumatore, prima della scadenza del termine previsto dall’articolo 64, comma 1;
- di fornitura di beni o servizi il cui prezzo è legato a fluttuazioni dei tassi del mercato finanziario che il professionista non è in grado di controllare;
- di fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati o che, per loro natura, non possono essere rispediti o rischiano di deteriorarsi o alterarsi rapidamente (cioè prodotti che una volta aperti e comunque in tutti quei casi in cui il prodotto una volta aperto l’imballaggio o eventuale sigillo NON POSSONO ESSERE RIMESSI IN VENDITA);
- di fornitura di prodotti audiovisivi o di software informatici sigillati, aperti dal consumatore;
- di fornitura di giornali, periodici e riviste;
- di servizi di scommesse e lotterie.
Per maggiori informazioni consultate il DECRETO LEGISLATIVO 21 febbraio 2014, n. 21
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